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Scritto da Alessandro Ducoli (San
Valentino, musica di Ducoli e Valerio Gaffurini). Arrangiato, registrato e
mixato da Ducoli e Gaffurini (Cavò Studio, XTR Studio, Chrome
Sounds). Mastering di Paolo Costola (Mac Wave). Ducoli (voce, chitarra,
armonica), Gaffurini (piano, hammond, wurlitzer, programming), Matteo
Marchese (batteria, Vol II), Paolo Legramandi (ukubass, Vol II), Mirko Spreafico
(percussioni, Vol I), Larry Mancini (basso, Vol I), Fabrizio Carletto (basso, # Cap. 10 Vol I), Enrico Catena (batteria, Vol
I), Titti Castrini (fisarmonica, Vol. I). Grafica di Armando Bolivar. Foto di
Fabio Gamba; altre book’s foto: Gamba, Alberto
Terrile, Andrea Cominoli, Paolo Brillo, Max Costantini,
Stefano Bianchi, Alessandro Massini Innocenti, Wladimir Zaleski, Bolivar e
Davide Ferrazzi). Lo strano concetto di Alice è un progetto d’Arteterapia di Laura Dalla Dea e Alberto Terrile in
collaborazione con Pasquale Montemurro, Ilaria Caprifoglio e Marzio
Mirabella. Grazie a Lupita’s Project, Paolo Filippi
(CavòStudio’s Guru), Mauro Tononi,
Paolo Mazzucchelli, Cesare Casalini, Mauro Pini, Disco Story, Altri Suoni
Team, Agofante, Zeus, Arvation,
Sempreverde, Tipografia Brenese, UpupaGaucho’sClub. VIDEO: Sandropiteco’s Makin’ of Part I Sandropiteco’s Backstage Part II Sandropiteco Official VIDEOCLIP Live At Covo 73 Ducoli and The Rinho’s Live At Teatro delle Ali Ducoli and The
Rinho’s PHOTOGRAPHERS FABIO GAMBA ALESSANDRO MASSINI INNOCENTI |
Ducoli, Sandropiteco
(2013) VOLUME
I. L’INELUTTABILE INTERDIPENDENZA TRA PRATICA E TEORIA Parte
I Teoria
della pratica Prologo Depressione
positiva (24 febbraio 2010) In ogni caso rimanente non credo che si tratti di questioni di
principio Ma questo lo sapevo dall'inizio...… In ogni singola richiesta ci ho messo quasi tutte le mie piccole paure Erano sincere, te lo giuro... In ogni caso non è il vento mentre sto provando a dare un senso alle
istruzioni Penso che si tratti di emozioni... In ogni piccolo dettaglio credo si nascondano la
cause del mio sbaglio Grande come il sole del risveglio... Niente di importante... non è niente di importante Niente di importante per la gente Cap. 1 Fase
lunare (10 ottobre 2008) Sorprendimi, ancora Come l'aurora, ancora, più chiara Prendimi per mano ancora, leggera Lascia i tuoi capelli neri... e scuri Mentre i colori del cielo ritornano ad essere chiari Ancora è la nostra storia...…ritorna Cap. 2 Maldestro
(2 maggio 2010) Quanta dolcezza riesci ad aggiungere ancora dentro il mio pomeriggio La mia debolezza diventa una nuvola al vento dentro a questo
miraggio... Troppo coraggio buttato tienilo per fare uno scherzo, per il tuo
Maestrale Criminale del clima, che sbatte sopra la tua finestra rimasta
socchiusa... Quanta dolcezza riesco a vedere la goccia sulla guancia asciugata Mentre la debolezza si trasforma in una nuvola piena sulla terra
bruciata... Ho perso la strada di casa, ero sulla direttrice maestra Ho perso la mia bussola nuova, caduta per la distrazione... maldestra Parte
II Pratica
del teorizzabile Cap. 3 Via
Gruppini (8 ottobre 2008) Il muro arancione, mentre parlo col cane La radio che suona mentre il mondo è di fuori... Voglio ancora il profumo, quasi tutto il pensiero Perché senza il vestito viene meglio davvero... Il muro arancione, la stagione non vuole Non si vuole mostrare, ma continua a baciare... Cap. 4 Quattro
bicchieri (31 gennaio 2010) Quattro bicchieri da bere prima di ieri, dimmi dov'eri quando ti
cercavo... ancora Lo sai dove stavo, sono sempre schiavo delle solitudini, le mie
abitudini E l'anima fragile e instabile e labile Quattro bicchieri contro i giorni neri, dimmi chi eri perché non ti
conosco Losca figura scura e nera e sicura... Quattro bicchieri aiutano i pensieri, contro la censura di regime Vanno presi adesso, prima della resa, vanno appesi di fuori come le
lenzuola ripulite Quattro bicchieri per aprire i muri, per le paradossali ragnatele Mentre dopo questo grande sole una piccola e preziosa luna mi
consola... ancora Vai pure avanti senza di me, vai pure avanti senza di noi Vai ovunque è meglio che vuoi... è meglio che vai Cap. 5 Tutti i
peccati mortali (20 gennaio 2009) Tutti peccati mortali, tutte manie criminali Tutte le idee personali, tutte dotate di ali Tutti i progetti infernali, tutti pensati normali Tutti dietro ai temporali, tutti a camminare sui viali Tutti gli artifici mentali, tutte manovre bestiali Tutti ad ammazzare orchestrali, tutti a romanzare finali E niente da dire per noi … Parte
III Praticamente
ateorico Cap. 6 Senza
chiedere scusa (1 giugno 2009) Dopo aver ucciso il Rock and Roll ho pianto
quasi tutta la notte Lacrime finite all'osso, lacrime ininterrotte Ho passato il pomeriggio intero a confrontarmi con la mia tristezza Rinchiuso dentro in una stanza, privato della sua salvezza Dopo aver sparato al Rock and Roll ho bevuto
per dimenticare Che ogni storia non è mai completa, proprio quando non riesce a finire Ho passato tutto l'anno intero a nascondermi per la paura Di nascondere l'esitazione, la lezione è stata molto dura Dopo aver sepolto il Rock and Roll ho
aspettato che tornasse il giorno Mentre tutto diventava più chiaro, tutto diventava “ritorno”...
e non ho chiesto scusa Cap. 7 Un
sorriso (23 ottobre 2011) Il cane mi guarda, mi dice ricorda che quando l'inverno ti bussa alla
porta è normale Non ho più paura delle ombre sul muro, lo sai mi basta anche solo un
sorriso dei tuoi … Ho visto la luna sulle nostre montagne, la nostra bambina era lì che
guardava e sognava Siamo sempre sul filo, camminiamo sul mondo Siamo gli angeli in volo che si fermano solo un secondo Cap. 8 Voi
dell’Attento (27 gennaio 2010) Ma che bravi che siete voi del premio Attento, siete come il prete,
siete come il santo Proseguite il verbo nell'Italia sorda, contro le puttane mani nelle
mani Ma che belli che siete voi del premio Attento, siete illuminati senza
farne in vanto Senza compromessi, voi non siete mai spenti, siete tutti promossi,
proprio tutti quanti Ma che duri che siete voi del premio Attento, siete sempre puri, non
cambiate il ritmo Contro i vostri nemici voi premiate gli amici, solo sani principi,
contro papi e pirati Ma che forti che siete voi del premio Attento, lavorate duro, voi
spaccate il muro Mentre tutti gli altri sono uguali a niente, mai che siano scaltri
come voi dell'Attento Voi che la canzone la riuscite a salvare... finché muore Parte
IV Teoricamente
pratico Cap. 9 San
Valentino (14 febbraio 2011) Qui non è vietato correre a trecento all'ora, dentro la mia testa
mille strade Niente che davvero possa fare più paura Niente può piegare la mia spada, niente può cambiare la mia strada Qui non è prevista la pagella della scuola, qui dalla mia stella è
tutto vero Lasciami un biglietto col tuo numero di casa, vengo a darti un bacio
in astronave... Fidati di un pazzo e lascia via tutte le cose Senti che profumo queste rose Fidati di un pazzo che l'inverno è già finito Senti che profumo le mie rose Cap. 10 Cosa me
ne frega dell’amore ... ... ... ... ... Epilogo Nuvole a
forma di fumo (17 maggio 2008) Ogni volta che mi trovo a dare qualcosa di più Arriva qualcuno a dire che non è importante Tutta la gente che osserva dice che è irrilevante Ogni volta che faccio qualcosa, non serve a niente Ogni volta che mi invento il gioco lo interrompe Prende i pezzi rimasti interi e me li rompe Accusandomi di essere sempre sul marciapiede di fronte Me li butta dicendomi “guarda, non sono niente” Ogni volta che riesco ancora a costruirmi una gabbia Mi ricordano che chi sta fermo non è detto che fugga Ogni volta che mi invento una strada che mi porta a levante Mi propongono una nuova prigione di metallo pesante Ogni volta che mi siedo a pensare ai miei errori C'è qualcuno che mi viene a parlare dei peccatori Mi consiglia le cose migliori per uscire di fuori Ma c'è una nuvola a forma di fumo da attraversare... Parte I. La mescola e il pentolone VOLUME
II. IL BROBO PRIMORDIALE E’ STATO FENOMENALE Parte
I La
mescola e il pentolone Prologo Alcolnauta (30 gennaio 2010) Un grande senso di assenza di senso, di grande infinito e di spazio Un grande senso di strazio, di terremoto, mi resta poco tempo Un grande senso di noia di fronte alle origini oscure del cosmo Un grande senso di pessimismo, il cataclisma, sisma mentale Capitolo 1 Lo
strano concetto di Alice (6 giugno 2010) Molti mi chiamano Alice, strano concetto... si dice Altri volano sulle mie nuvole di gocce strane dove a volte galleggia
la luce… Facile guardarsi le mani, come il gioco del sole sopra i panorami Come ombre grandi che diventano nani,…mentre
le mie mani sono ali grandi di airone Facile mentire ad Alice, è un'acciuga che ha trovato la rete Un angelo ingenuo pieno di fiducia, una lettera sola che si impegna a
ridarti la voce Facile pescare nel pozzo, quasi come usare il buco della chiave Per guardare il mondo solo qualche pezzo, per guardare meglio qualche
particolare nascosto Profumo di tabacco e di foglia, un bacio dato per meraviglia Profumo di maggio, donna che si spoglia, colori di luce e di vento...
sono proprio contento Capitolo 2 Il naso
del tuo cane (13 giugno 2010) Vola il gracchio sul cancello, nuota il pesce nel ruscello Corre il treno sulla terra, piange il soldatino in guerra Batte il vento sulla vela, sono il soffio sullo stelo di cicoria Mario suona il bombardino, Fra Martino beve il vino Quando suona il campanello gambe in spalla a garganella Mentre fischia l'ululone, sta cercando la sua luna nello stagno Sono il ragno sulla sua tela, sono il bruco della mela Tra le foglie sono il biacco, se il cavallo dice scacco Sto guardando dalla cima, non mi sembra uguale a prima... non è buono L'uomo mangia la gallina, dentro l'uovo c'è il pulcino Sulla strada cade il masso, mentre i piedi vanno a spasso Sono il naso del tuo cane, seguo briciole di pane sul sentiero Cap. 3 Sandropiteco
(4 giugno 2010) Prima della Grande Storia c'era solo la Preistoria Grandi felci e serpenti giganti… Prima della grande vittoria, no, non esisteva la Gloria Vinceva sempre solo il cattivo, mica il divo Prima del tuo faraone, prima del tuo principe azteco Si mangiava coda di volpe e di geco Prima della bomba istruita, prima della forma erudita Per suonare pelli di bue non si usavano le cinque dita Prima delle ferie pagate, prima della macchina a rate C'erano l'autunno e l'inverno appena prima dell'estate Prima della grande battaglia, prima di fumare le foglie Prima della rappresaglia e delle tristi spoglie Prima della navigazione, prima della rivoluzione Prima della medicina e della chiesa Sistina Prima della gabbia di ferro prima della ruota del carro C'era solo il Dinosandrus armandii L’Australopiteco è animale e brutale Parte
II Il
brodo delle giuggiole e quello della Cap. 4 Uno
scherzo (2 maggio 2010) Uno scherzo, bieco scherzo, poco gusto, non giusto Uno scherzo, brutto scherzo, basso gusto, infausto Uno scherzo, laido scherzo, zero gusto, nefasto Uno scherzo, malo scherzo, niente gusto, un gesto Mentre niente sembra essere efficiente Quasi niente sembra pertinente Mentre niente sembra essere lucente Quasi niente è uguale al tuo diamante Cap. 5 Santo Drino (26 luglio 2010) Santo Drino, santo carino, Santo amico dei
cani, santo filocanino Santo Drino, benedice il vino, amico dei
balordi, canta per i sordi più ingordi Santo Drino, lui è uno e trino, si divide in
quattro per baccare il matto Santo Drino, amico del Crapone,
lui è santo campione, santo mattacchione e burlone Santo Drino, santo sopraffino, santifica le
feste e va coi poveri cristi mai tristi Nella notte con la luna piena, nella notte che non cura la pena Nella notte che dovrebbero dirlo... che l'amore fa cantare il cuore
dei pirla Cap. 6 Le case
storte (14 giugno 2010) Tu chi sei... sono il sei... sufficienza... odio il cinque Il rottame... scatolame... suona meglio... del fringuello Sono il quattro... sono il gatto... anche meglio... del coniglio Il cappello... sull'ombrello... sono il fungo... sono il lungo Sono il sette... le tue tette... sono il morso... sulla fetta La rugiada... la mia spada... la risposta... quella giusta Siamo tutte quante le case Siamo dietro a tutte le porte Siamo le case storte... e distorte Parte
III Non
passa al pentolone chi è passato dalla rete Cap. 7 Piccolo
pesce (30 giugno 2010) Piccolo pesce non sopporta la rete Bolla di sapone mal gradisce la siepe Sillaba tronca che non ama il bordo Foto in bianco e nero che gli piace aiutare il ricordo Coda della volpe che odierà il tuo collo Lama di rasoio, lama di coltello Cerchio della botte, vino dentro il legno Giugno dopo trenta si trasforma subito in luglio Piccolo pensiero, brutto sogno nero Punta della freccia che ha trovato il cuore Punta di orologio segna il giro che manca alle ore … Diavolo a pedale sulle scale della chiesa Cavoli a merenda, busta della spesa Lume di candela, la finestra è chiusa Foglia di tabacco, sigaretta accesa in attesa E io mi gratto la testa a pensare che fine hai fatto... cosa posso
fare Cap. 8 Luna di
mezzogiorno (21 giugno 2010) Vivo di una certa insonnia, contrasta con la cura del sogno Vivo accanto alla mia sveglia, sveglio Apro gli occhi per guardare l'ombra delle mie zanzare Chiudo gli occhi per sentirle volare Guardo fisso il lampadario, manda luce sul lunario Dice che la mente è lenta e spenta... Luna mezza vuota e mezza piena nel bicchiere Luna che mangia l’alfiere sulla scacchiera Luna che il verso alla campana della scuola Luna dietro alla cima... da sola Cap. 9 Lo
strano esercizio della fantasia (17 luglio 2010) Lo strano esercizio della fantasia Non è mai certezza, non è garanzia La magia, quella la si può inventare L'alchimia, quella la si può studiare Lo strano capriccio della fantasia Cercare ogni volta qualche scorciatoia La noia, quella la si può imparare La gioia, quella la si può creare La strana ingiustizia della fantasia Il vizio malato che non va più via Stregoneria, tra le pagine del libro Vattene via, dai colori del mio quadro... |
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