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Prodotto
da Alessandro Ducoli. Tutte le canzoni sono di Alessandro Ducoli tranne
Arrivederci Ancora e Dieci metri sotto la città (Alessandro Ducoli e Mario Stivala;
Alcune cose inutili è stata “riscritta” da Massimo Saviola). Arrangiamenti e
direzione musicale a cura di Massimo Saviola in collaborazione con Arcangelo
Buelli. Registrato, editato, missato e masterizzato all'ARKI Studio Paratico (Bs), da Arcangelo Buelli e Massimo Saviola. Hanno
suonato: Arcangelo “Arki” Buelli (batteria,
percussioni minori, cariola e chincaglierie varie),
Massimo Saviola (basso fretless, contrabbasso e
invenzioni musicali), Mario Stivala (chitarre acustiche), Giuseppe Gioacchini (percussioni), Oscar del Barba (piano,
tastiere e organo), Lorenzo Lama (chitarre elettriche), Fausto Beccalossi
(fisarmonica e volvo 740), Giudo Bombardieri (sax soprano e clarinetto),
Alessandro Ducoli (voce, megafono e schifezze), Elena Sbalchiero
(cori). Official
Video: Foto © Fabio “Slade” Gamba – Paolo Morgandi |
Ducoli,
Anche
io non posso entrare (2001) Perfetta Io
ti sparerò per primo Il
primo ballo Prevért
Lulù Giovanna Arrivederci
ancora Tre
linee confuse Dieci
metri sotto la città Anche
io non posso entrare Alcune
cose inutili Perfetta (27-10-99)
Odio la tua perfezione armonica Maniera sicura di dare una forma precisa ad ogni
cosa Sistema veloce di cambiare il tempo Metodo giusto per provarci ancora La notte è solo un particolare Questa è la contrada dei pazzi Un angolo di prospettiva diverso Postazione migliore per studiare le cose Strada più corta per trovarsi davanti La notte è solo un particolare Odio la tua perfezione Quando muovi la danza nella tua direzione Ti odio perché sei perfetta. Io ti sparerò per primo
(08-02-1999) La nebbia agli irti colli Piovigginando assale Le ossa della schiena, le ossa fanno male C'è un gatto sull'asfalto Schiacciato dalle ruote Uno spirito che scuote, le ossa della
schiena. Inutile parlare ancora ,
io ti sparerò per primo Mi serve nicotina, si avvicina la mattina Molto bravo a predicare Come i preti della chiesa Ci nascondi i tuoi segreti nello zaino della
spesa C'è uno sputo sul cemento che colora la banchina Inutile parlare ancora, io ti sparerò per primo Lascia i resti sulla strada, puliranno la mattina Non è vero che gli onesti, se vanno sempre prima Inutile parlare ancora, io ti sparerò per primo Il primo ballo (28-02-2000)
Non si può continuare a ballare Senza un bacio d'amore Senza chiudere gli occhi e cominciare a girare Voglio un bacio d'amore Non si può continuare A controllare il tempo Non farmi ancora del male Fammi chiudere gli occhi Cominciare a cadere e poi prendimi ancora Sentimento bugiardo Sentimento cattivo Sono ancora vivo Questo bacio non mi deve aspettare Sto correndo ancora Questo bacio deve conquistare La mia prossima ora Dammi
una ragione precisa Per
lasciarti scappare Dammi
subito un bacio Dammi
un ancora motivo per dimenticare Prevért (12-05-99)
Prenderò tutto quello che mi resta Lo chiuderò nella valigia che ho trovato nel
solaio Prenderò quella raccolta di fotografie Ti riguardano proprio da vicino Mentre dormi sdraiata su un divano Mentre il sole sta spiando dalla tua finestra C'è una mela presa a morsi su una sedia L'orologio si è fermato all'anno scorso Anche io non sono un fortunato Non sono iscritto nel girone di quelli che hanno
tutto Per la strada non cammino più volentieri Perché ho paura di cadere nel tombino Giovanna (23-04-98)
Io mi chiamo Armando, non ho fatto del male a
nessuno Non intendo cominciare stasera La mia testa qualche volta ha camminato da sola Questo mondo fa il bastardo e io non sono di meno
Ma un romantico distratto si perde per niente Faccio anch'io quello che posso, faccio sempre
qualche cosa di troppo Sono frastornato, quanti odori che ci sono a
primavera Quante cose puoi trovare per la strada Quante fiori che ci sono fuori casa Tutte buone le signore da bottega Oggi c'è il mercato nella piazza del paese Vado fuori a farmi ungiro,
vado a prendermi qualcosa Faccio tutto per un bacio, faccio quello che
riesco anche io Te
lo giuro Giovanna che non sono cattivo Sono
tutte bugie di chi muore d'invidia Te
lo giuro sono sano, sono un pezzo di pane Dammi
un beso, sono teso Con
le frottole ho chiuso. Ti
ho già detto che ti amo due volte. Mi
piacciono le mamme che odiano i mariti Che
fanno i riti vudu per chiamare gli spiriti Spariti,
volati, saliti nel solaio non ritorneranno più Arrivederci ancora (31-03-2000)
Ho avuto molte cose da fare Sono sparito dalla circolazione Fare e disfare, rimettere a posto Sparire per qualche stagione Un pezzo nell'altro, un pezzo per volta Un'unica forma precisa Raccogliere dal pavimento ancora un altro momento Arrivederci ancora Ricordatevi di fare giudizio Dategli un bacio sempre Ogni volta che si ferma a guardare Così
asciugatevi gli occhi ancora Sono
rossi ma la colpa è del fumo Delle
finestre che non si aprono mai Perché
di fuori sta passando l'inverno Ho avuto molte cose da fare Sono sparito dalla circolazione Fare e disfare, rimettere a posto Sparire per qualche stagione Sparire per qualche ragione (Fabrizio
Avancini; 11 ottobre 1969, 15 ottobre 1998). Tre linee confuse (25-04-1997)
C'è una strada più corta, devo trovarla alla
svelta Vado dove vanno i miei soldi Da questa parte non ci passa nessuno Una bugia non fa male se serve Quando è innocente come il tuo sorriso Mentre ogni cosa qui intorno comincia a girare Come il mondo da quando è nato Da quando si muove Questa strada è una linea Passa in mezzo a tutte le montagne Da qualche parte dovrà pure fermarsi Riportarci tutti quanti a casa Le cose che mi piacciono ancora Sono quelle che mi fanno star bene Sono un lusso per i più fortunati Che hanno il tempo dalla loro parte Che sanno la strada Tre
linee confuse La
strada si muove da sola Io
sono ancora qui Le
tue bugie mi servono davvero Per
riuscire ad uscire da qui Se c’è una strada è più corta… devo trovarla alla
svelta Dieci metri sotto la
città (21-12-1996) Chiudi gli occhi Questo mondo di luce è come la giostra C'è un linea bianca Corre proprio in mezzo alla strada Ci sono i lampioni accesi sopra i marciapiedi Io ti conosco bene, la gente mi ha parlato di te Mi hanno detto quale nome hai Ho saputo che ti piacciono i soldi Io lavoro sempre ma non ricordo neanche dove Per tutti qui è una cosa normale fare la fila
prima di pagare Questa
è la casa di tutti In
questo posto la nebbia è fumo Mille
sigarette accese che disegnano fantasmi nuovi Io
ti seguo sempre quando muovi tutto quello che hai La
notte sembra appena iniziata Ho
bisogno di sapere chi sei Chiudi fuori la tristezza Nessuno vuole più saperne Questa è una nazione pulita, fai la firma prima
di passare Ma dieci metri sotto la terra Dove il suono sembra sempre confuso Il tuo nome vale un passaporto Dieci metri sotto la città Questa
è la casa di tutti Anche io non posso
entrare (11-06-99) Benzina nel bicchiere Quando il vetro si rompe Lingua con le punte Morde chi mi disturba Carne come il sasso Vedo prima degli altri Ancora un altro passo… diventate contenti Benzina nel motore Strofinarti l'amore Sangue che si muove Vuole comandare Ancora un altro metro Questo mi sta stretto Mi disturba il sentimento quando non ne ho
bisogno Perché
dentro a questa stanza Io
comando la danza Io
comando i disperati che mi danno ragione I
pirati senza nome che non sanno dove andare È
inutile che spingi ancora… anche io non posso entrare Lulù (23-11-98)
Il più grande imbroglio della nostra vita Le parole d'amore costano fatica Fanno il giro del mondo e poi ritornano sempre Vanno in giro di notte e poi ritornano qui Il più grande imbroglio sono le parole Non servono a niente se non sai cosa fare Lascia chiudere gli occhi se di notte hai paura Perché la luce del giorno non è troppo lontana Ma
tu chi sei, sei un angelo che dorme Sulla
nuvola più grande, sulla nuvola più leggera Alcune cose inutili (04-08-1999)
Ci sono cose inutili per definizione Altre invece lo diventano Io non lo so dentro a quale categoria hai nascosto
il nostro amore Come le foglie per la strada Quando arriva un po' di vento Che porta via stagioni vecchie e si nasconde Ritornerà la primavera Riapriremo le finestre Ci sono cose che vanno via veloci Altre invece non si muovono mai Io sono in mezzo perché cerco l'equilibrio Ma nella piazza c'è il viavai Ho fatto anch'io il mio giro del mondo Avanti e indietro da una strada Le mie ginocchia mi hanno detto cosa vuoi Si bagna il mondo quando piove Siamo le foglie per la strada Ci da fastidio solo il
freddo Ho perso il conto delle tue stagioni vecchie Tieni chiuse le finestre perché oggi sono il
vento Ci
sono cose inutili per definizione Altre
invece non sono proprio niente |
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