Ducoli’s web site © feb 2007. For any contact: ducoli.71@gmail.com

 

HOME

LIVE-EVENTI

BIO

CD-GRAPHY

BOOKS

FREE LISTENING

WEB VIDEOCLIP

DOWNLOAD

NEWS

PRESS

INFO

 

 

 

Prodotto da Alessandro Ducoli. Tutte le canzoni sono di Alessandro Ducoli tranne Arrivederci Ancora e Dieci metri sotto la città (Alessandro Ducoli e Mario Stivala; Alcune cose inutili è stata “riscritta” da Massimo Saviola). Arrangiamenti e direzione musicale a cura di Massimo Saviola in collaborazione con Arcangelo Buelli. Registrato, editato, missato e masterizzato all'ARKI Studio  Paratico (Bs), da Arcangelo Buelli e Massimo Saviola.

 

Hanno suonato: Arcangelo “Arki” Buelli (batteria, percussioni minori, cariola e chincaglierie varie), Massimo Saviola (basso fretless, contrabbasso e invenzioni musicali), Mario Stivala (chitarre acustiche), Giuseppe Gioacchini (percussioni), Oscar del Barba (piano, tastiere e organo), Lorenzo Lama (chitarre elettriche), Fausto Beccalossi (fisarmonica e volvo 740), Giudo Bombardieri (sax soprano e clarinetto), Alessandro Ducoli (voce, megafono e schifezze), Elena Sbalchiero (cori).

 

Headphone Icon | Flat Iconset | Flat-Icons.com

LISTEN

 

 

Official Video:

 

 

 

 

Available

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto © Fabio “Slade” Gamba – Paolo Morgandi

 

 

 

 

Ducoli,

Anche io non posso entrare (2001)

 

Perfetta

Io ti sparerò per primo

Il primo ballo

Prevért

Lulù

Giovanna

Arrivederci ancora

Tre linee confuse

Dieci metri sotto la città

Anche io non posso entrare

Alcune cose inutili

 

Perfetta (27-10-99)

 

Odio la tua perfezione armonica

Maniera sicura di dare una forma precisa ad ogni cosa

Sistema veloce di cambiare il tempo

Metodo giusto per provarci ancora

La notte è solo un particolare

 

Questa è la contrada dei pazzi

Un angolo di prospettiva diverso

Postazione migliore per studiare le cose

Strada più corta per trovarsi davanti

La notte è solo un particolare

 

Odio la tua perfezione

Quando muovi la danza nella tua direzione

Ti odio perché sei perfetta.

 

Io ti sparerò per primo (08-02-1999)

 

La nebbia agli irti colli

Piovigginando assale

Le ossa della schiena, le ossa fanno male

C'è un gatto sull'asfalto

Schiacciato dalle ruote

Uno spirito che scuote, le ossa della schiena. 

Inutile parlare ancora , io ti sparerò per primo

 

Mi serve nicotina, si avvicina la mattina

Molto bravo a predicare

Come i preti della chiesa

Ci nascondi i tuoi segreti nello zaino della spesa

C'è uno sputo sul cemento che colora la banchina

Inutile parlare ancora, io ti sparerò per primo

 

Lascia i resti sulla strada, puliranno la mattina

Non è vero che gli onesti, se vanno sempre prima

Inutile parlare ancora, io ti sparerò per primo

 

Il primo ballo (28-02-2000)

 

Non si può continuare a ballare

Senza un bacio d'amore

Senza chiudere gli occhi e cominciare a girare

Voglio un bacio d'amore

 

Non si può continuare

A controllare il tempo

Non farmi ancora del male

Fammi chiudere gli occhi

Cominciare a cadere e poi prendimi ancora

 

Sentimento bugiardo

Sentimento cattivo

Sono ancora vivo

Questo bacio non mi deve aspettare

Sto correndo ancora

Questo bacio deve conquistare

La mia prossima ora

 

Dammi una ragione precisa

Per lasciarti scappare

Dammi subito un bacio

Dammi un ancora motivo per dimenticare

 

Prevért (12-05-99)

 

Prenderò tutto quello che mi resta

Lo chiuderò nella valigia che ho trovato nel solaio

Prenderò quella raccolta di fotografie

Ti riguardano proprio da vicino

Mentre dormi sdraiata su un divano

Mentre il sole sta spiando dalla tua finestra

C'è una mela presa a morsi su una sedia

L'orologio si è fermato all'anno scorso

 

Anche io non sono un fortunato

Non sono iscritto nel girone di quelli che hanno tutto

Per la strada non cammino più volentieri

Perché ho paura di cadere nel tombino

 

Giovanna (23-04-98)

 

Io mi chiamo Armando, non ho fatto del male a nessuno

Non intendo cominciare stasera

La mia testa qualche volta ha camminato da sola

Questo mondo fa il bastardo e io non sono di meno

Ma un romantico distratto si perde per niente

Faccio anch'io quello che posso, faccio sempre qualche cosa di troppo

 

Sono frastornato, quanti odori che ci sono a primavera

Quante cose puoi trovare per la strada

Quante fiori che ci sono fuori casa

Tutte buone le signore da bottega

Oggi c'è il mercato nella piazza del paese

Vado fuori a farmi ungiro, vado a prendermi qualcosa

Faccio tutto per un bacio, faccio quello che riesco anche io

 

Te lo giuro Giovanna che non sono cattivo

Sono tutte bugie di chi muore d'invidia

Te lo giuro sono sano, sono un pezzo di pane

Dammi un beso, sono teso

Con le frottole ho chiuso.

Ti ho già detto che ti amo due volte.

 

Mi piacciono le mamme che odiano i mariti

Che fanno i riti vudu per chiamare gli spiriti

Spariti, volati, saliti nel solaio non ritorneranno più

 

Arrivederci ancora (31-03-2000)

 

Ho avuto molte cose da fare

Sono sparito dalla circolazione

Fare e disfare, rimettere a posto

Sparire per qualche stagione

 

Un pezzo nell'altro, un pezzo per volta

Un'unica forma precisa

Raccogliere dal pavimento ancora un altro momento

 

Arrivederci ancora

Ricordatevi di fare giudizio

Dategli un bacio sempre

Ogni volta che si ferma a guardare

 

Così asciugatevi gli occhi ancora

Sono rossi ma la colpa è del fumo

Delle finestre che non si aprono mai

Perché di fuori sta passando l'inverno

 

Ho avuto molte cose da fare

Sono sparito dalla circolazione

Fare e disfare, rimettere a posto

Sparire per qualche stagione

Sparire per qualche ragione

 

(Fabrizio Avancini; 11 ottobre 1969, 15 ottobre 1998).

 

Tre linee confuse (25-04-1997)

 

C'è una strada più corta, devo trovarla alla svelta

Vado dove vanno i miei soldi

Da questa parte non ci passa nessuno

Una bugia non fa male se serve

Quando è innocente come il tuo sorriso

Mentre ogni cosa qui intorno comincia a girare

Come il mondo da quando è nato

Da quando si muove

 

Questa strada è una linea

Passa in mezzo a tutte le montagne

Da qualche parte dovrà pure fermarsi

Riportarci tutti quanti a casa

Le cose che mi piacciono ancora

Sono quelle che mi fanno star bene

Sono un lusso per i più fortunati

Che hanno il tempo dalla loro parte

Che sanno la strada

 

Tre linee confuse

La strada si muove da sola

Io sono ancora qui

Le tue bugie mi servono davvero

Per riuscire ad uscire da qui

 

Se c’è una strada è più corta… devo trovarla alla svelta

 

Dieci metri sotto la città (21-12-1996)

 

Chiudi gli occhi

Questo mondo di luce è come la giostra

C'è un linea bianca

Corre proprio in mezzo alla strada

Ci sono i lampioni accesi sopra i marciapiedi

 

Io ti conosco bene, la gente mi ha parlato di te

Mi hanno detto quale nome hai

Ho saputo che ti piacciono i soldi

Io lavoro sempre ma non ricordo neanche dove

Per tutti qui è una cosa normale fare la fila prima di pagare

 

Questa è la casa di tutti

In questo posto la nebbia è fumo

Mille sigarette accese che disegnano fantasmi nuovi

Io ti seguo sempre quando muovi tutto quello che hai

La notte sembra appena iniziata

Ho bisogno di sapere chi sei

 

Chiudi fuori la tristezza

Nessuno vuole più saperne

Questa è una nazione pulita, fai la firma prima di passare

Ma dieci metri sotto la terra

Dove il suono sembra sempre confuso

Il tuo nome vale un passaporto

Dieci metri sotto la città

 

Questa è la casa di tutti

 

Anche io non posso entrare (11-06-99)

 

Benzina nel bicchiere

Quando il vetro si rompe

Lingua con le punte

Morde chi mi disturba

Carne come il sasso

Vedo prima degli altri

Ancora un altro passo… diventate contenti

 

Benzina nel motore

Strofinarti l'amore

Sangue che si muove

Vuole comandare

Ancora un altro metro

Questo mi sta stretto

Mi disturba il sentimento quando non ne ho bisogno

 

Perché dentro a questa stanza

Io comando la danza

Io comando i disperati che mi danno ragione

I pirati senza nome che non sanno dove andare

È inutile che spingi ancora… anche io non posso entrare

 

Lulù (23-11-98)

 

Il più grande imbroglio della nostra vita

Le parole d'amore costano fatica

Fanno il giro del mondo e poi ritornano sempre

Vanno in giro di notte e poi ritornano qui

 

Il più grande imbroglio sono le parole

Non servono a niente se non sai cosa fare

Lascia chiudere gli occhi se di notte hai paura

Perché la luce del giorno non è troppo lontana

 

Ma tu chi sei, sei un angelo che dorme

Sulla nuvola più grande, sulla nuvola più leggera

 

 

 

Alcune cose inutili (04-08-1999)

 

Ci sono cose inutili per definizione

Altre invece lo diventano

Io non lo so dentro a quale categoria hai nascosto il nostro amore

 

Come le foglie per la strada

Quando arriva un po' di vento

Che porta via stagioni vecchie e si nasconde

Ritornerà la primavera

Riapriremo le finestre

 

Ci sono cose che vanno via veloci

Altre invece non si muovono mai

Io sono in mezzo perché cerco l'equilibrio

Ma nella piazza c'è il viavai

Ho fatto anch'io il mio giro del mondo

Avanti e indietro da una strada

Le mie ginocchia mi hanno detto cosa vuoi

Si bagna il mondo quando piove

 

Siamo le foglie per la strada

Ci da fastidio solo il freddo

Ho perso il conto delle tue stagioni vecchie

Tieni chiuse le finestre perché oggi sono il vento

 

Ci sono cose inutili per definizione

Altre invece non sono proprio niente

 

 

HOME

LIVE-EVENTI

BIO

CD-GRAPHY

BOOKS

FREE LISTENING

WEB VIDEOCLIP

DOWNLOAD

NEWS

PRESS

INFO

 

 

Ducoli’s web site © feb 2007. For any contact: ducoli.71@gmail.com