Ducoli’s web site © feb 2007. For
any contact: ducoli.71@gmail.com |
Prodotto da Alessandro
Ducoli e Valerio Gaffurini. Registrato, mixato e masterizzato da Valerio
Gaffurini e Claudio Lancini all’XTR Studio di Adro
(Bs); batteria e basso registrati da Paolo Costola
al Mac Wave Studio di Brescia. Hanno suonato: Ellade Bandini (batteria), Max Gabanizza (basso), Giorgio
Cordini (bouzouki), Michele Gazich
(violino), Mario Stivala (chitarre), Mirko Spreafico
(percussioni), Andrey Kutov (pianoforte), Valerio
Gaffurini (hammond, programming),
Eugenio Samon (tromba), Alessandro Ducoli (voce,
chitarra acustica). Grafica di Armando
Bolivar. Le foto del Ducoli sono di Nicola Morandini (www.annicolaf.it).
L’utilizzo delle immagini tratte dalle opere di Antonio Ligabue è stato
gentilmente concesso dal Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue (Viale
Partigiani d'Italia 35, Parma; www.csaligabue.it). Ufficio stampa: MerendineMusica>(www.merendinemusica.com). Info: maria@merendinemusica.com, baccoilmatto@libero.it. Web site:
www.ducoli.eu Grazie a Barbara
Bellotti e al coro dei “Piccoli Animaletti” (Elena, Cecilia, Giulia B.,
Giulia D., Marina, Angelica, Antonio, Simona, Ilaria, Elisa, Francesca B., Alice,
Giulia R., Sofia, Maria, Giulia A., Martina, Claudia, Francesca M., Arianna,
Silvia, Elena, Serena, Lucia e Marta ... quest’ultime due “sfuggite” alla
macchina fotografica); alla Andreinoss Film (Andrea
Cominoli, Angelo Maffioletti, Alberto Menici, Fabio Garavaglia) per
il video de “ Gera Balote, feb 2010 Nicola Morandini: Teo Furfaro: |
Ducoli, PICCOLI ANIMALETTI (2010) I miei 100 difetti Una Silvia Una nuova citta’ Il Mulo Cinciallegra Il Laccabue Piccoli animaletti Un germano irreale Dialogo di guerra Sopra il davanzale Il carro Rattus Le renne sulla neve perenne Testo: Ducoli Musica: Stivala (22 agosto 2008) Piccola creatura Animale preparato a fuggire Piccola sfumatura nera Disegno preparato a viaggiare Aiutami a trovare il senso, penso Che sia davvero necessario Dobbiamo valutare meglio, ancora Prima che decidano loro ogni volta Piccola creatura Animale che ha imparato a capire Anima da non controllare, mai Chiusa sempre nel cortile Liberami la catena, la pena Patisce tutta la mia schiena Guardate come siamo tristi alla sera Si spera che ci porti via l'anarchia Togliete quelle mani
sporcate di niente Riempite della solita
unità di misura Ripeto la richiesta di
restare da solo Senza i vostri occhi
sulla nostra Malura Liberate la mia bella creatura,lasciatela pura I miei 100 difetti Testo: Ducoli Musica: Stivala (24 luglio 2008) Odio questa noia Gioia obbligatoria Mai è necessaria Con la musica nuova Odio la tua bella storia Odio la mia corta memoria Dimmi che cosa ti aspetti Dai miei cento difetti Odio fare senza Riduce la residua pazienza Mette il cattivo umore Il difetto di un cuore Passeri e passere che
assaggiano il vento … due gocce di acqua Volano e scendono a
toccare la terra … il pane e poi l'aria Solita cosa, la solita
storia Sempre uguale, quasi
abituale Ancora una volta, ancora
sempre Voglio che mi dici cos'è Una Silvia Testo: Ducoli Musica: Kutov (1 maggio 2008) ... lei e’ un'ala nell'aria Io qui che ti guardo volare Anima in fiore che s'offre all'amore Offre canzoni al silenzio che tace ... lei si sposta sul ramo Io non ti posso toccare Anima in fiore non soffre d'amore Offre canzoni al silenzio che ascolta Cadono gocce dal cielo Adesso che piangono gli
alberi e il giorno Una nuova citta’ Testo: Ducoli Musica: Stivala (6 giugno 2008) Dentro il pomeriggio della tua citta’ Dentro le sue sfumature e le sue scritte sui muri Sono stato un viaggiatore soltanto a meta’ Sono stato un uomo buono e non avuto paura Ero dentro alla stazione quando il treno partiva Quando la mia situazione non parlava o diceva C'erano le luci accese, erano tutte cattive Mentre il pomeriggio cambiava, poche le alternative Dentro il pomeriggio di questa citta’ Passano locomotive, vanno tutte di la’ Sono sempre un viaggiatore meno della meta’ Sono diventato cattivo, per la necessita’ Dentro il pomeriggio di una nuova citta’ Cerco una collocazione per la mia situazione Mentre faccio finta di niente Non e’ mica importante Passeggio come tutta la gente ... Che arriva e che va’ Sto solo provando a fare
le cose Che adesso mi vengono
meglio Le altre le ho lasciate
davvero da sole Erano un continuo
sbaglio Guardo la tua meraviglia
preziosa Ancora come fosse ieri Niente delle cose che
sono qui intorno Dicono che cosa eri Il Mulo Testo: Ducoli Musica: Stivala (23 agosto 2008) Che belle faccine bugiarde Mai che siano davvero gentili Guai, farsi capire vuol dire Si cambia quasi tutto il gioco Che belle caviglie, maniglie Belle meraviglie di gambe e di sambe Guai, avere ragione non serve Niente, nemmeno un cuore Niente, nemmeno il cuore Che brutte faccine arroganti Mai che una siano volta accoglienti Guai, nessuno di noi puo’ capire Anche se ci basta poco Che belle le figlie del Giglio Guai, le spoglia l'arsura di luglio Mai che siano cedute all'amore Niente, nemmeno un cuore Guardo ancora una volta
il cielo Studio la mia
alternativa di volo Guardo ancora una volta
il tuo culo Mi tocca di essere
sempre il tuo mulo Ancora una volta il tuo
mulo Cinciallegra Testo: Ducoli Musica: Stivala (7 novembre 2008) Il solito andare del tempo La solita vita distante L'unica cosa che adesso e’ ... Davvero importante ... La stessa misura del giorno Solita andata e ritorno L'unica cosa che adesso e’ ... Davvero importante, e’ determinante Non mi lasciare ancora da solo Non mi lasciare ancora senza niente Il solito soffio di vento Il tuo perfetto momento L'unico senso che sembra vero Io sono sincero, lo dico davvero Non mi lasciare ancora da solo Non mi lasciare ancora senza niente L'unico andare del tempo Tutta la vita distante L'unica cosa che sono, io Un animale stanco, un animale pronto E tu mi lasci ancora da solo E tu mi lasci ancora senza niente Il Laccabue Testo: Ducoli Musica: Stivala (11 novembre 2008) Un po' di arancione e
dopo il rosso E dopo il marrone Tutti i colori che diventano uno E diventano zero ... Prima il nero e dopo il grigio Mi serve anche il giallo, per la coda del gallo L'asino e il bue mi diventano due Diventano il cielo turchino Diventano il vino e il mattino E subito dopo il mio cane Bianco e nero, tutto grigio Io ti disegno una tigre e un leopardo che guarda Coi denti di cento serpenti Con le zampe del ragno e della sua ragnatela Costruita sull'angolo alto della mia ultima tela Il motore della Guzzi batte la testa di tutti Sulla strada di fango Si vedono i riflessi del sole rotondo Non chiamarmi “Il Tedesco”, Francesco Prestami soltanto le tue Che sono sicuramente meglio di tutte le mie Sono 'l Ma’t, il Laccabue, l’era gia’ morto sto ga’t Piccoli animaletti Testo: Ducoli Musica: Ducoli (22 luglio 2008) Dopo un pomeriggio di vento e di pioggia battente Un raggio di sole tardivo ti illumina il viso Osservo due lumache sul muro, il passare di un'ora e del tempo L'acqua torna ad essere un fiume di prezioso silenzio Forse non ci credo per niente che hanno vinto la guerra Che daranno un'altra forma diversa a tutta la terra Che hanno avuto per davvero la forza di fermare la pioggia Comandati dalla stessa arroganza di due zampe da uomo Voglio solamente pensare che non servono a niente Che mi basta stare fermo e guardarti camminare tra i gelsi Mentre il pomeriggio comincia a diventare un ricordo Il giorno lascia il posto alla sera in un respiro piu’ corto Noi non siamo esseri
umani Imperfetti nelle solite
cose Siamo diavoli e difetti
normali Sensazioni e sentimenti,
siamo solo animali Noi non siamo gli esseri umani Siamo niente che non sia
piu’ importante Siamo solo le creature
animali Sensazioni e sentimenti,
davvero normali Niente di nuovo di
stupefacente Niente di niente,
nemmeno la gente Noi siamo niente che non
sia vivente Siamo niente di buono,
non siamo importanti E allora niente perdono,
non saremo mai santi Proprio niente di
niente, non ci sono innocenti Siamo niente di niente
ma non e’ sufficiente E allora niente di
niente, più’ niente di niente Un germano irreale Testo: Ducoli Musica: Ducoli (22 agosto 2008) Una bufera d'amore Passano mille stagioni Io sono niente ma provo a cercare La mia consequenzialita’ Ma i fiori hanno facce migliori Di quelle che il giorno regala alla mia Non danno nessuna risposta Che dia una misura minore alla tua In questo disastro di aprile Mi sento un germano irreale Finito nell'acqua non so galleggiare Mi sento che sto per finire Sul greto del fiume la rosa canina Rivolge le guance alla luce Un respiro di vento trasforma le foglie Nell'attimo della tua voce Una bufera d'amore Lasciami qui per volare Lascia le onde del fiume cullare La piccola mia ingenuita’ Dialogo di guerra Testo: Ducoli Musica: Stivala (28 novembre 2004) Una infinita riserva di idee, le mie Ancora preziose, gelose di essere sempre lasciate seconde Lasciate un istante a guardare le gocce cadere sul vetro Davanti ai miei occhi che aspettano ancora in silenzio Una goccia, un'altra
ancora Sopra il filo della luce Sopra le rondini
appoggiate Sopra il bordo, osservo
e guardo Una goccia trattenuta La mia scorta personale Di minuscole riserve,
lacrime d'oro Lasciate andare Le vostre schifose, arroganti menzogne Protetti da sempre da qualche padrone Di ladri assassini di gente che ha fame, ancora Una goccia di acqua e
sale Sono in fila per il
rumore Nove metalli a
galleggiare Il nostro veleno lo
porta il mare Una goccia che riempie
il vaso Aiuta il fiore a
respirare Sono la voce che può
gridare L'anima parla, mi parla
ancora (Ilaria Alpi. Roma, 24 maggio 1961 – Mogadiscio, 20 marzo
1994) Sopra il davanzale Testo: Ducoli Musica: Stivala (6 giugno 2008) Nel profumo delle viole Riconosco il tuo sapore dolce Io, sono stato un giardiniere Conosco i fiori Nel colore della sera Riconosco il tuo vestito chiaro Io, sono stato anche un pittore Nel chiaroscuro e nero Nel silenzio della siepe Riconosco ancora la tua voce Io, sono stato un violinista Ti ho vista sola Nel mio cuore il sentimento Riconosce ancora la tua forma Io, sono stato un romanziere Non servono parole Questa orchestra sta
finendo Mentre il mondo sta
iniziando adesso La promessa che vorrei
non e’ la stessa Ma va bene uguale, sai Che anni mi dai, con
quale nome vuoi Il carro Testo: Ducoli Musica: Stivala (5 giugno 2008) Noi che tiriamo il carro Non ci stanchiamo mai Abbiamo la schiena dura Dicono che siamo eroi Noi abbiamo fatto il callo Siamo dei marinai Siamo la parte sana Siamo davanti ai buoi Noi che tiriamo il carro Non ci fermiamo mai Abbiamo la testa dura Dicono che siamo noi Noi siamo quelli buoni Noi siamo quelli giusti Siamo la parte scelta Noi non diciamo basta Noi che tiriamo il carro Non ci opponiamo mai Abbiamo le mani forti Meglio di cento buoi Noi non vogliamo niente Noi non abbiamo sete Siamo la parte pronta Davanti c'e’ solo il prete Passa e poi ritorna ... lei passa e ritorna da noi Mentre lei ci sventola
mille bandiere Proprio lei ci agita il
fazzolettino Sudato d'amore, pieno di
sole Tira il carro prima che
finisca questa Rattus Testo: Ducoli Musica: Kutov (17 agosto 2008) Aria di tempesta Risposta troppo corta un
“sì” Si sente in giro l'ansia Che sbatte la finestra Arriva la tempesta, vola via il cappello dalla testa Volano le foglie per la strada sotto casa Volano le tortore sul tetto della chiesa L'acqua ormai funesta, rompe la finestra alla mia buca Lucida la strada con un metro di rugiada Prende la mia coda e mi allontana dalla riva Pioggia a catinelle, galleggiano per strada le smarrite
pecorelle Segnate dagli eventi e non contente del momento Andranno con il fiume dove vuole la fortuna Galleggiano anche i fratelli, aspettano che torni qualche luna Poveri somarelli, nessuno ci ha creduto che bastava un solo
istante Andranno più distante per davvero Un primo segnale e mille
gocce di pioggia Aria di vento che
diventa bufera C'era la strada dove
adesso c'è l'acqua C'era una casa, era
tutta intera Le renne sulla neve
perenne Testo: Ducoli Musica: Ducoli (26 dicembre 2008) Santo Nedàl, pargòl
de 'i Persa la cràpa, la resta la giàca Santa Pazienza, la me làga amò senza La dìs ché la nòt, la 'òl mìga beshòc Santo Catìf, fò fadìga a capì Persa la gamba, tacàda a la banda Santa Sfurtüna, l'è bianca la lüna L'è negra, l'è üna, l'è hempèr a' chèla Santa Miseria, la cünta la storia La gira, la 'olta, l'è cürta, l'è storta Santo Demonio, go 'it la paura Antonio l'è ùra de dàga 'a la sciùra Santo Nedàl, la fà màl … Santo Natale, il Bambino è ubriaco Ha perso la testa, si vede solo la giacca Santa Pazienza, mi lascia sempre senza La notte è questione da grandi, pazienza … PICCOLI ANIMALETTI - I cattivi sentimenti - 2009 |
Ducoli’s web site © feb 2007. For
any contact: ducoli.71@gmail.com |